Dizionario Hindu-Cristiano. Luoghi del dialogo interreligioso è questo il titolo dell’opera edita da Urbaniana University Press, della quale è stato co-curatore il carmelitano scalzo padre Benedict Kanakapally, docente del Teresianum, insieme a Kala Acharya, Gaetano Sabetta e Mariano Iturbe.
Questo Dizionario, frutto di una lunga collaborazione tra il KJ. Somaiya Bharatiya Sanskriti Peetham, istituzione appartenente al Somaiya Vidyavihar di Mumbai, e la Pontificia Università Urbaniana di Roma, nasce con l’intento di facilitare la strada della comprensione reciproca, del mutuo apprezzamento e del dialogo.
Il Dizionario hindu-cristiano esprime il tentativo di presentare, in un linguaggio accessibile e in poche centinaia di pagine, le nozioni centrali e i concetti chiave che definiscono queste due tradizioni religiose. Sarà poi il lettore a giudicare se e la misura in cui l’obiettivo sia stato raggiunto.
«Nel mondo contemporaneo il dialogo tra fedi non è più una scelta piuttosto una necessità senza riserve. Dedicarsi al dialogo interreligioso dovrebbe essere considerata una dimensione essenziale del proprio impegno religioso e possibilmente la parte più nobile di esso. Il dialogo comporta andare oltre il senso artificioso dell’Assoluto e dell’ultimo, spesso associato a ogni religione, ed essere aperti a quella verità che le trascende tutte. Il dialogo comporta l’ascolto, la comprensione e l’apprendimento reciproci nella consapevolezza che verità, bontà, rettitudine e amore non sono esclusive di alcuna religione in particolare, ma sono beni che Dio ha elargito a tutte le religioni in misura sufficientemente diversa. Il dialogo tra fedi dovrebbe farci comprendere che le religioni sono di più di ciò die separa i rispettivi credenti, che esiste, cioè, una Realtà onnicomprensiva, testimoniata da ogni tradizione, che unisce tutti gli esseri umani nella fratellanza e nell’amore reciproco» (dalla Prefazione).
