Stelle del mare. Con Maria pellegrini di speranza
«Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come Stella maris, un titolo espressivo della speranza certa che nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare»: queste parole tratte dalla bolla di indizione del Giubileo 2025 Pellegrini di speranza risuonano particolarmente familiari per l’Ordine del Carmelo, che da secoli canta Maria con il poetico epiteto Stella maris nel suo inno Flos Carmeli — non per devozione convenzionale ma per aver fortemente sperimentato la sua protezione nei marosi in cui i propri giorni sembravano esauriti. Da allora, un segno di affetto materno (quale lo scapolare, o la splendida collana donata a Teresa d’Avila) simboleggia una speranza ricevuta da Maria per divenire a sua volta speranza condivisa con moltissimi altri.
Oggi in questo mondo sull’orlo di un abisso, Maria stella del mare sempre torna a splendere non solo per infondere speranza in tanti cammini spirituali interrotti ma anche perché questi cammini tornino a brillare e riverberare speranza per altri compagni di viaggio: come questo pellegrinaggio di speranze sia avvenuto e di nuovo possa avvenire ci pare degno di studio approfondito e di meravigliata contemplazione, insieme.
Intento di questa Settimana di spiritualità, in felice concomitanza con l’anno giubilare, sarà pertanto quello di metterci in pellegrinaggio con Maria, custodendo e meditando nel cuore (Lc 2,19) i molteplici aspetti della speranza in Cristo, riflessi nella vita del popolo di Dio (Mt 5,14; Gv 12,36; Fil 2,15; 2Pt 1,19), secondo i vari nuclei tematici che connoteranno le giornate delle conferenze: tema liturgico-artistico (lunedì 10 marzo); tema antropologico-carmelitano (martedì 11 marzo); tema ecumenico-patristico (mercoledì 12 marzo); tema carismatico-pastorale (giovedì 13 marzo).
Affinché come Maria tutti possiamo essere «stelle del mare», perché «la speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita» (Spes non confundit 24); e perché «La Chiesa sa perfettamente che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore umano quando essa difende la dignità della vocazione umana, e così ridona la speranza a quanti ormai non osano più credere alla grandezza del loro destino» (Gaudium et spes 21).
Programma:
9-13 marzo 2025 (I settimana di Quaresima)
Orario delle conferenze:
Domenica: ore 16-18
Lunedì-giovedì: ore 17-19
Domenica 9: prolusione inaugurale; vespri solenni
Miguel Márquez Calle (Preposito Generale OCD)
Mistica e mariologia: alcune note sul Magnificat
Lunedì 10: tema liturgico-artistico
Valéry Bitar, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
In Maria “speranza e aurora di salvezza” la Chiesa celebra nella liturgia la propria speranza
Yvonne Dohna Schlobitten (Pontificia Università Gregoriana)
Contemplando la Madonna sistina. Una teologia spirituale della fiducia
Martedì 11: tema antropologico-carmelitano
Adrian Attard, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
Maria “signum certae spei”. Il realismo teologico del paradigma mariano
Iacopo Iadarola, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
“Ve, que la Virgen te espera”. Maria motivo di speranza agli albori del Carmelo teresiano
Mercoledì 12: tema ecumenico-patristico
Pastore Pawel Gajewski (Facoltà Valdese di Teologia)
Maria di Nazaret: al servizio della parola di Dio per testimoniare la speranza. Un omaggio al teologo valdese Giovanni Miegge (1900-1961)
S.E. Mons. Manuel Nin (Esarca apostolico di Grecia)
La Madre di Dio nella tradizione delle Chiese Siriache
Giovedì 13: tema carismatico-pastorale; rinfresco conclusivo
Daniela Del Gaudio, SFI (Pontificia Academia Mariana Internationalis)
Le mariofanie segno di speranza per il mondo
Don Fabio Rosini (Pontificia Università della Santa Croce)
La profezia di Simeone a Maria e la consegna della speranza alle nuove generazioni
La partecipazione alla Settimana di Spiritualità è libera. Le conferenze avranno luogo nell’Aula Magna.
È possibile, per chi venisse da fuori Roma e volesse usufruire delle mattine libere per i pellegrinaggi giubilari, prenotarsi presso la foresteria del Teresianum con possibilità di vitto e alloggio, fino a esaurimento posti (compilando questo form).
Qui puoi scaricare la locandina.