Intervista sul nuovo libro di prof. Iadarola

Vi invitiamo a guardare l’intervista a prof. Iacopo Iadarola OCD, intitolata: S. Teresa d’Avila, dall’amore umano all’amore divino (Di Buon Mattino – TV2000).  P. Iacopo  parla del suo libro appena pubblicato: “I giochi della sapienza. Liberare gli affetti alla scuola di Teresa d’Avila” (qui) e della Settimana di Spiritualità. 
 
Il libro è una versione divulgativa della sua tesi dottorale, che ha vinto il Premio Henri de Lubac. La prefazione è stata scritta dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Borse di studio per i membri degli istituti femminili di vita consacrata

La Fondazione “Carmel Forum” istituisce due borse di studio rivolte principalmente ai membri di istituti di vita consacrata, società di vita apostolica, istituti secolari e comunità ecclesiali femminili. Le borse coprono le tasse accademiche per il triennio del I Ciclo di Baccalaureato in Teologia o il biennio del II Ciclo di Licenza in Teologia Spirituale o in Antropologia Teologica presso la Pontificia Facoltà Teologica – Pontificio Istituto di Spiritualità Teresianum.

Maggiori informazioni sono disponibili in italiano, inglese e tedesco al seguente link.

Il nuovo libro del Prof. Iadarola OCD

I giochi della sapienza. Liberare gli affetti alla scuola di Teresa d’Avila (qui)

È stato appena pubblicato il libro del nostro professore, p. Iacopo Iadarola OCD, una versione divulgativa della sua tesi di dottorato per la quale ha ricevuto il Premio Henri de Lubac. La prefazione è stata scritta dal prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il cardinale Victor Manuel Fernandez.

Il percorso della conversione a Dio di Teresa d’Avila (non a torto considerata tra le più alte figure della spiritualità cristiana) è un cammino di purificazione degli affetti, un vero e proprio “dramma intimo” del passaggio dall’amore umano all’amore divino: da un’affettività debordante e incontrollata a una carità ordinata, perché unita a Dio, ma non meno affettuosa e debordante, e che di fatto traboccherà, dentro e fuori della Riforma del Carmelo, in una fitta rete di relazioni. In un contesto come quello attuale in cui tutti (formatori, religiosi, parrocchiani…) annaspiamo per un corretto recupero dell’affettività, cercando di evitare tanto una sua repressione quanto una sua idolatrazione, la Sapienza di Teresa in questo ambito si offre come vera maestra, nella misura in cui lei, o meglio la divina Sapienza in lei, ha potuto conseguire un’armonia perfetta – anche se apparentemente ai limiti dello scandalo (si pensi al suo rapporto incandescente con il padre Gracián) – tra amore umano e “timore di Dio”. Armonia necessaria tanto più oggi per questo mondo che sembra aver perso il cuore, tra violenze e abusi di ogni tipo, al fine di liberare per tutti una sana e santa affettività.

66° Settimana di Spiritualità (9-13 marzo 2025) – Stelle del mare. Con Maria pellegrini di speranza

Stelle del mare. Con Maria pellegrini di speranza

«Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come Stella maris, un titolo espressivo della speranza certa che nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare»: queste parole tratte dalla bolla di indizione del Giubileo 2025 Pellegrini di speranza risuonano particolarmente familiari per l’Ordine del Carmelo, che da secoli canta Maria con il poetico epiteto Stella maris nel suo inno Flos Carmeli — non per devozione convenzionale ma per aver fortemente sperimentato la sua protezione nei marosi in cui i propri giorni sembravano esauriti. Da allora, un segno di affetto materno (quale lo scapolare, o la splendida collana donata a Teresa d’Avila) simboleggia una speranza ricevuta da Maria per divenire a sua volta speranza condivisa con moltissimi altri.

Oggi in questo mondo sull’orlo di un abisso, Maria stella del mare sempre torna a splendere non solo per infondere speranza in tanti cammini spirituali interrotti ma anche perché questi cammini tornino a brillare e riverberare speranza per altri compagni di viaggio: come questo pellegrinaggio di speranze sia avvenuto e di nuovo possa avvenire ci pare degno di studio approfondito e di meravigliata contemplazione, insieme.

Intento di questa Settimana di spiritualità, in felice concomitanza con l’anno giubilare, sarà pertanto quello di metterci in pellegrinaggio con Maria, custodendo e meditando nel cuore (Lc 2,19) i molteplici aspetti della speranza in Cristo, riflessi nella vita del popolo di Dio (Mt 5,14; Gv 12,36; Fil 2,15; 2Pt 1,19), secondo i vari nuclei tematici che connoteranno le giornate delle conferenze: tema liturgico-artistico (lunedì 10 marzo); tema antropologico-carmelitano (martedì 11 marzo); tema ecumenico-patristico (mercoledì 12 marzo); tema carismatico-pastorale (giovedì 13 marzo).

Affinché come Maria tutti possiamo essere «stelle del mare», perché «la speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita» (Spes non confundit 24); e perché «La Chiesa sa perfettamente che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore umano quando essa difende la dignità della vocazione umana, e così ridona la speranza a quanti ormai non osano più credere alla grandezza del loro destino» (Gaudium et spes 21).

Programma:
9-13 marzo 2025 (I settimana di Quaresima)
Orario delle conferenze:
Domenica: ore 16-18
Lunedì-giovedì: ore 17-19

Domenica 9: prolusione inaugurale; vespri solenni
Miguel Márquez Calle (Preposito Generale OCD)
Mistica e mariologia: alcune note sul Magnificat

Lunedì 10: tema liturgico-artistico
Valéry Bitar, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
In Maria “speranza e aurora di salvezza” la Chiesa celebra nella liturgia la propria speranza
Yvonne Dohna Schlobitten (Pontificia Università Gregoriana)
Contemplando la Madonna sistina. Una teologia spirituale della fiducia

Martedì 11: tema antropologico-carmelitano
Adrian Attard, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
Maria “signum certae spei”. Il realismo teologico del paradigma mariano
Iacopo Iadarola, OCD (Pontificia Facoltà Teologica Teresianum)
“Ve, que la Virgen te espera”. Maria motivo di speranza agli albori del Carmelo teresiano

Mercoledì 12: tema ecumenico-patristico
Pastore Pawel Gajewski (Facoltà Valdese di Teologia)
Maria di Nazaret: al servizio della parola di Dio per testimoniare la speranza. Un omaggio al teologo valdese Giovanni Miegge (1900-1961)
S.E. Mons. Manuel Nin (Esarca apostolico di Grecia)
La Madre di Dio nella tradizione delle Chiese Siriache

Giovedì 13: tema carismatico-pastorale; rinfresco conclusivo
Daniela Del Gaudio, SFI (Pontificia Academia Mariana Internationalis)
Le mariofanie segno di speranza per il mondo
Don Fabio Rosini (Pontificia Università della Santa Croce)
La profezia di Simeone a Maria e la consegna della speranza alle nuove generazioni

La partecipazione alla Settimana di Spiritualità è libera. Le conferenze avranno luogo nell’Aula Magna.

È possibile, per chi venisse da fuori Roma e volesse usufruire delle mattine libere per i pellegrinaggi giubilari, prenotarsi presso la foresteria del Teresianum con possibilità di vitto e alloggio, fino a esaurimento posti (compilando questo form).

Qui puoi scaricare la locandina.

Premio Henri de Lubac per prof. Iadarola OCD

Il 28 febbraio 2025, il nostro docente, p. Iacopo Iadarola OCD, ha ricevuto il Premio Henri de Lubac per la sua tesi di dottorato intitolata: Le delizie della sapienza. Teresa di Gesù e le sue relazioni affettive. La giuria ha sottolineato “la grande qualità e l’eccellenza scientifica della sua tesi di dottorato, caratterizzata da un contributo innovativo alla riflessione teologica”.

Il premio sarà consegnato da Madame Florence Mangin, ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede, il 22 maggio 2025.

Congratulazioni!

Ex studente nominato vescovo in Brasile

Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile): il Rev.do Joselito Ramalho Nogueira, del clero della Diocesi di Cachoeiro de Itapemirim, finora Vicario Generale e Parroco di Santo Antônio de Pádua a Rio Novo do Sul-ES, assegnandogli la Sede titolare di Tino;

S.E. Mons. Joselito Ramalho Nogueira è nato il 10 novembre 1964 a Mimoso do Sul, Diocesi di Cachoeiro de Itapemirim, nello Stato di Espírito Santo. Ha studiato Filosofia nel Seminário Diocesano Bom Pastor a Cachoeiro de Itapemirim-ES e Teologia presso l’Instituto de Filosofia e Teologia da Arquidiocese de Vitória-ES. Ha ottenuto la Licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma (anno 2000) e in Teologia presso la la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino Angelicum di Roma, nonché il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

È stato ordinato sacerdote 19 giugno 1993, incardinandosi nella Diocesi di Cachoeiro de Itapemirim.

Ha ricoperto i seguenti incarichi: Parroco di São José a Mimoso do Sul-ES (1993), della Santíssima Trindade a Marataízes-ES (1993-1997), del Senhor Bom Jesus dos Passos (2001-2013) e di Nossa Senhora das Graças (2013-2022) a Cachoeiro de Itapemirim-ES; Coordinatore Diocesano di Pastorale (2004-2012); Professore del Centro Universitário S. Camilo a Cachoeiro de Itapemirim-ES, dell’Instituto de Filosofia e Teologia da Arquidiocese de Vitória-ES e della Scuola Diaconale Santo Estevão; Membro del Collegio dei Consultori e del Consiglio Presbiterale. Finora, Vicario Generale e Parroco di Santo Antônio de Pádua a Rio Novo do Sul-RS.

Sala Stampa Vaticana

Nuovo numero della rivista “Teresianum” (open access)

È stato pubblicato il numero 2/2024 della Rivista Teresianum!

Tutti i contributi possono essere consultati con accesso aperto (open access) sotto il link:

https://www.brepolsonline.net/toc/ter/2024/75/2

La versione stampata è disponibile nelle Edizioni OCD:
https://www.edizioniocd.it/riviste/teresianum

INDICE:

  • Lukasz Strzyz-Steinert, Editoriale, p. 309
  • Iain Matthew, Structures of Paradox in St John of the Cross, p. 313
  • Iacopo Iadarola, Teresa come la Sapienza prende le sue delizie tra i figli dell’uomo. Un’apoteosi teresiana del 1624, p. 329
  • Esteban E. Crawford Del Val, Given to Give: St. Teresa of Ávila’s Eucharismatic Debt to St. Augustine of Hippo, p. 349
  • María José Pérez González, Una carta autógrafa de santa Teresa perdida y encontrada en la BNE, p. 369
  • Víctor Manuel Henao-López, «Permaneced en mi amor» (Jn 15,9). Misión de un alma sacerdotal según el cuarto evangelio y Teresa del Niño Jesús, p. 387
  • Stéphane-Marie Morgain, Hyacinthe Loyson. Raisons et conséquences d’une opposition personnelle à Vatican I (septembre 1869 – octobre 1870) (II), p. 421
  • Diego E. Arfuch, Verso le radici storiche e spirituali del carisma benedettino-mectildiano-eucaristico nella riforma cattolica francese del XVII secolo, p. 455
  • Adrian Attard, La Vergine Maria unica Abbadessa e Superiora perpetua. Le risonanze di Luigi M. Grignion de Montfort su Catherine Mectilde de Bar, p. 479
  • Pascal Ide, L’addiction. Propositions pour un modèle intégratif, p. 497
  • Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, „Wer bist Du?“. Edith Steins Hymne auf den Heiligen Geist (1937): Eine ontologische und eine literarische Antwort, p. 531
  • Recensioni, p. 539

Modalità “Open access”

Ricordiamo la versione digitale della Rivista “Teresianum” è disponibile gratuitamente a tutti i lettori in modalità “Open access” sul portale www.brepolsonline.net/loi/ter