Docente: Richard Francis Dsouza

 

Giustificazione

Fin dall’antichità cristiana il Quarto Vangelo (QV) ha ricevuto la qualifica di vangelo «teologico», Clemente di Alessandria lo definiva «vangelo spirituale». Inoltre, il QV viene tradizionalmente interpretato a partire da due temi teologici: quello dei «segni», che struttura in modo particolare la prima parte, e quello della «gloria» o dell’«ora», che caratterizza la teologia della seconda parte. Per trasmettere ai suoi lettori un messaggio più profondo dell’insegnamento e delle opere del Signore, l’evangelista ampiamente usa i «segni» e i «simboli».

Obiettivi

Questo seminario ci propone introdurre allo studente la teologia e la spiritualità del QV attraverso uno studio scientifico dei segni raccontati e dei simboli usati dall’evangelista. Essendo un seminario, questo studio inoltre mira ad aiutare lo studente imperare una metodologia di ricerca dei brani scelti del QV.  

Contenuti

Dopo una introduzione generale sul tema «segni» e «simboli» si prosegue con lo studio dei segni compiuti da Gesù nel QV. Per di più l’evangelista anche usa vari simboli (luce, pane, vino, tempio, acqua, porta delle pecore, bel pastore, vite-tralci, le feste giudaiche ecc.)  per comunicare un messaggio teologico-spirituale agli ascoltatori. Quindi i brani nei quali appaiano tali simboli verranno studiati. 

Metodologia

Come è già evidenziato con una introduzione al tema, i partecipanti al seminario saranno anche guidati alla metodologia della ricerca. Usando la metodologia proposta, ogni studente verrà chiesto di fare una presentazione del brano o il tema scelto, sul quale ci sarà una discussione che richiede una attiva partecipazione da parte degli studenti. 

Criteri di valutazione

Per raggiungere gli obbiettivi e la metodologia proposta il criterio di valutazione basata sulla presentazione in classe (30%) e una partecipazione attiva alle discussioni (20%). Oltretutto, ogni studente dovrà consegnare un l’elaborato per la valutazione finale (50%).   

Distribuzione del tempo di lavoro

24 ore per la presenza in classe e 72 ore distribuite tra lo studio dei testi, la presentazione orale e l’elaborato scritto finale.

Bibliografia

Biguzzi, G. Il Vangelo dei Segni (Brescia 2014).

Brown, R.E. Giovanni. Commento al vangelo spirituale (Assisi 1979).

Charlier, J.-P., «La Notion de Signe (SHMEION) dans le IVe Évangile», RSPT 43/3 (1959) 434-448.

Davies, W. D., «The Johannine ‘Signs’ of Jesus», A Companion to John. Readings in Johannine Theology (John’s Gospel and Epistles) (ed. Michael J. Taylor) (New York 1977) 91-115.

Fabris, R., Giovanni. Traduzione e Commento (Roma 22003).

Fausti, S., Una comunità legge il vangelo di Giovanni (Milano 2008).

Leon-Dufour, X., Lettura dell’evangelo secondo Giovanni (Balsamo 1998) I-IV.

Schnackenburg, R., Il Vangelo di Giovanni (Brescia 1973-1987) I -IV.

Simoens, Y., Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpretazione (Bologna 2000).

Tenney, M. C., «Topics from the Gospel of John: The Meaning of the Signs», BS 132/526 (1975) 145-160.

Thompson, M. M., «Signs and Faith in the Fourth Gospel», BBR 1 (1991) 89-108.

Wengst, K., Il Vangelo di Giovanni (Brescia 2005).

Zumstein, J., L’Évangile selon Saint Jean (Genève 2007-2014) I-II.

 

B. Moriconi, OCD: Giuda. Uno di noi

Bruno MORICONI, Giuda. Uno di noi, Cittadella Editrice, Assisi 2021.

«L’ottica del libro è strettamente evangelica, e il dato di quelle fonti resta essenziale e normativo, anche se le parole e i silenzi di quei testi aprono alla possibilità di una lettura più profonda.  Nel racconto evangelico del cosiddetto tradimento c’è spazio anche per la scoperta di aspetti che non possono essere trascurati, neppure riguardo al caso di Giuda, che non è solo l’archetipo e il modello dell’errata condotta tout court. A suo modo, doveva volere ancora bene a Gesù, se ne piange la sorte e si tormenta al punto da togliersi la vita. È questa la domanda che – senza voler sottrarre la figura di Giuda al suo mistero – soggiace a ogni passo del libro e ne costituisce il filo conduttore».

R. F. D’Souza, OCD: “Yes Lord, I have Believed”. The Role of Martha’s Confession of Faith in the Fourth Gospel

Richard Francis D’SOUZA, “Yes Lord, I have Believed”. The Role of Martha’s Confession of Faith in the Fourth Gospel, Dhyanavana Publications, Bengaluru 2021.

Questo studio contribuisce alla discussione circa l’autenticità e la rilevanza della confessione di fede di Marta (Gv 11,27), nel contesto del segno del risvegliamento di Lazzaro (Gv 11,1-54) e della sua funzione narrativa nel vangelo di Giovanni. Più precisamente, questo studio mira a riabilitare la confessione di fede di Marta nel vangelo di Giovanni e a riconoscerla come compimento del libro dei segni e la prefigurazione del libro della gloria, sullo sfondo della conclusione cristologica e soteriologica del vangelo (Gv 20,30-31). Inoltre, tenta di presentare una caratterizzazione inclusiva di Marta, attraverso una lettura ravvicinata delle scene in cui lei appare come personaggio rilevante.