CVC03 Dimensione antropologica e relazionale della teologia della preghiera

Docente: Prof. CARLO LAUDAZI

 

Giustificazione

Il fatto che Roberto Moretti affermi che «la Teologia spirituale rivela pienamente se stessa svelando all’uomo il mistero della preghiera» e che S. Teresa d’Avila definisca la preghiera “un trattare con amicizia tra l’uomo e Dio” mette in grande spicco l’aspetto antropologico-relazionale della preghiera.

Obiettivi

Il corso perciò si prefigge di approfondire la dimensione antropologica e relazionale della teologia della preghiera come luogo teologico per lo sviluppo e la crescita della persona nella sua interezza umano-spirituale.

Contenuti

Il quadro epistemologico comprende la costitutività dialogica della preghiera vista alla luce dell’insegnamento biblico dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento con particolare attenzione al ruolo della preghiera nella vita di Gesù. La riflessione teologico-spirituale, alla luce della esperienza personale di S. Teresa d’Avila, vuole illustrare la preghiera come luogo di conoscenza dell’identità dialogica dell’uomo.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con coinvolgimento degli studenti con lo scopo d’interessarli e stimolarli all’interessamento personale.

Criteri di valutazione

Esami orali con presentazione di un elaborato sul corso di 5-6 pagine.

Bibliografia

  • C. LAUDAZI, Dimensione antropologica e relazionale della teologia della preghiera, Teresianum, Roma 2014. Testo base.
  • C. LAUDAZI, L’uomo chiamato all’unione con Dio in Cristo. Temi fondamentali di teologia Spirituale, Ed. OCD, 2006.
  • C. LAUDAZI, Di fronte del mistero dell’uomo. Temi fondamentali di Antropologia Teologica, Ed. OCD, 2007.
  • C. LAUDAZI, “Andate e portate frutto”. Elementi di Teologia Spirituale della Missione, Ed. Teresianum, 2010.