SS1026 Itinerario della mente in Dio di S. Bonaventura

Docente: Prof. A. M. Zacharie IGIRUKWAYO

 

Giustificazione

Il seminario propone la lettura del breve trattato teologico del dottore serafico S. Bonaventura (Bagnoregio 1217 – Lione 1274) scritto dopo l’esperienza sulla Verna nel 1259. La giustificazione del seminario consiste nel far prendere contatto, attraverso il testo concreto, con uno degli insigni teologi fecondi del XIII sec., che ha lasciato alla posterità un pensiero profondo e sistematico, svolto secondo una criteriologia precisa, dispiegata nel prologo del Breviloquio (scritto nel 1257) in guisa di commento a Ef 3, 14-19.
Lo studente è invitato a individuare gli spunti di questa criteriologia che comprende da una parte l’esperienza di S. Francesco e dall’altra quella del Dottore serafico che spiegano il modo con il quale Bonaventura accoglie il pensiero precedente (le fonti) e organizza razionalmente il proprio pensiero usando espressioni adeguate in una dialettica raffinata (lingua e stile) che gli permette una trasmissione fluida del suo messaggio.
Ciò richiede la lettura degli scritti di un maestro che si avvale della Sacra Scrittura e dimostra anche una grande padronanza della lectio, il coraggio speculativo nella disputatio delle questioni e in fine la predicatio. Ed è maestro nel procedere con una metodologia da scoprire (reductio, proportio, rationes necessariae, rationes “ex pietate”).

Obiettivi

  1. Introdurre lo studente nel testo che riflette di più la mens spirituale e teologica francescana da parte del primo pensatore che vi riflette profondamente senza aver conosciuto personalmente S. Francesco d’Assisi (ca 1181-1226).
  2. Cogliere elementi essenziali della trasmissione bonaventuriana nella tradizione teologico-spirituale tra cui i due seguenti:
    1. La struttura gerarchica della mente umana (dalle creature al Creatore) con la nozione di apex mentis di origine filosofica ma già accolta in vari modi nella tradizione teologico-spirituale, considerata come principio affettivo (nella cima e nel centro) della conoscenza di Dio: apex mentis seu scintilla synderesis, apex affectus.
    2. Il posto del desiderium (12 volte nell’itinerarium) attirato dal sommo Bene.
  3. Cogliere la struttura ternaria dei contenuti e rimarcare l’influsso di tale schema dell’Itinerario nelle correnti e scuole successive di spiritualità.

Contenuti

I contenuti sono quelli dell’opera, annunciati nel Prologo, esposti nei sette capitoli del libro, riassunti nel primo paragrafo del capitolo 7.

Metodologia

  1. Il primo incontro è dedicato all’introduzione generale e alla divisione del lavoro.
  2. A seconda del numero degli iscritti, divideremo il lavoro.
    1. Prologo: Circostanze nelle quali l’opera fu concepita sul monte della Verna.
    2. Cap. 1 e 2: Meditazione del mondo sensibile per scoprire Dio nel libro della creazione per le creature e nelle creature.
    3. Cap. 3 e 4: Riflessione dell’anima su sé stessa per scoprire Dio dentro di noi nelle tre potenze (memoria, intelletto, volontà) e nelle loro attività.
    4. Cap. 5 e 6: Contemplazione al di sopra di sé, cioè del Trascendente rivelatosi nell’Antico Testamento per mezzo del nome “Essere” (Es 3, 14) e nel Nuovo Testamento come essere in atto puro, la pluralità delle persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
    5. Cap. 7: Essere elevato in Dio, oltre le operazioni dell’intelletto, in una specie di ascensione mistica che definisce un’antropologia spirituale: l’apice dell’affetto è trasportato e trasformato in Dio per intero.
  3. Tutti leggono l’opera per intera e ciascuno prepara minuziosamente la parte del turno che gli spetta; a chi tocca esporre ne riassume il contenuto e ne abbozza le connessioni scoperte nella tradizione spirituale; segue il dibattito cui tutti sono invitati a partecipare; l’elaborato rende conto della presentazione del tema, arricchita dai suggerimenti emersi nel dibattito in aula.

Valutazione

La valutazione tiene conto della presentazione orale del tema in aula, della partecipazione attiva agli scambi in aula, della qualità dell’elaborato scritto.

Bibliografia di base

  • L’opera Itinerario della mente in Dio (consigliabile con testo latino a confronto).
  • BOUGEROL J.G., Introducción a San Buenaventura, Versión española de José Carrillo, BAC, Madrid 1984.
  • BOUGEROL J.G., Introduzione a san Bonaventura, LIEF, Vicenza 1988.
  • BOUGEROL J.G., Introduction à l’Étude de saint Bonaventure, Desclée & Cie, Tournai 1961.
  • BOUGEROL J.G., Introduction à saint Bonaventure, J. Vrin, Paris 1988.
  • SGARBOSSA M., Bonaventura il teologo della perfetta letizia, Città Nuova, Roma 1997.