Nuovo libro di p. Ciro García: Intenciones misionales pontificias. Una mirada a la historia contemporánea desde el evangelio

Las intenciones misionales pontificias son una amplia panorámica de la labor misionera de la Iglesia en los últimos 50 años después del concilio Vaticano II. Es una historia viva de evangelización. En ella resuenan los grandes temas misioneros, pastorales, religiosos y socio-culturales de la historia contemporánea.

Los protagonistas de esta historia son los últimos Papas: Juan Pablo II, Benedicto XVI, Papa Francisco, que han sabido mirar a la historia con un sentido profético, para descubrir nuevos caminos de evangelización y alumbrar nuevas esperanzas a nuestra sociedad. Lo han hecho siempre desde el Evangelio, escuchando el eco de muchas voces que llegan de dentro y de fuera: de nuestras periferias existenciales. Llevan un mensaje de reconciliación y de paz.

Todo ello queda reflejado en las propuestas misioneras que todos los meses del año el papa confía a la oración de los cristianos y que se van desgranando en este libro, como caminos de luz y de esperanza. Son una invitación a compartir el gozo del Evangelio y la belleza de la fe.

Nuovo libro di P. François-Marie Léthel: Les saints nous conduisent à Jésus. Entretien sur la vie chrétienne

Tous appelés à la sainteté. C’est cette vocation baptismale que, dans le sillage du concile Vatican II, le père Léthel rappelle avec expérience et passion dans ce livre inspiré. Répondant aux questions d’Élisabeth de Baudoüin, l’auteur raconte son itinéraire et sa mission à la Congrégation romaine pour les causes des saints. Une vie constellée de figures de sainteté qu’il a étudiées et qu’il aime : Thomas d’Aquin, Jeanne d’Arc, Thérèse de Lisieux, Louis-Marie Grignion de Montfort ou encore Jean-Paul II …

Comme l’avait souligné le pape émérite Benoit XVI, après une retraite que le père Léthel avait prêchée au Vatican, ce dernier excelle à présenter «les saints comme des ‟étoiles dans le firmament de l’histoire », et à nous introduire dans leur ronde.

 

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François-Marie Léthel est prêtre de la Province des carmes déchaux de Paris (ocd). Docteur en théologie et licencié en philosophie, il est spécialiste de la théologie des saints et en particulier de Thérèse de l’Enfant-Jésus. Professeur ordinaire à la Faculté théologique pontificale Teresianum à Rome, il a publié plusieurs ouvrages remarqués dont La lumière du Christ dans le cœur de l’Église (Parole et Silence, 2011).

Élisabeth de Baudoüin, journaliste, a collaboré à Famille chrétienne et au site Aleteia.

Purgatorio. Nuovo libro di P. Moriconi

Questo libro è un vero approfondimento della misericordia e della speranza. P. Bruno Moriconi invita i lettori a riscoprire in una luce nuova la realtà dell’incontro con l’amore di Dio alle soglie dell’eternità. A fondamento della speranza, i capitoli del libro ripercorrono molti passi della Scrittura, compresi quelli suscettibili di interpretazioni ambigue, il principale insegnamento del Magistero, con particolare riguardo all’Enciclica Spe Salvi di Benedetto XVI, e il contributo esistenziale di tre santi: Caterina da Genova, Giovanni della Croce e Teresa di Lisieux. L’incontro finale con Dio – tradizionalmente chiamato Purgatorio e, purtroppo, maldestramente descritto come luogo di pena –, e presentato alla luce di come i mistici l’hanno vissuto già su questa terra.

Scarica anteprima del libro Purgatorio. Invenzione medievale o ultima delle misericordie?

 

Alla scuola del Salmista. Nuovo libro di p. Bruno Moriconi

Pubblicato alla fine del 2017, è uscito il nuovo  volume di p. Bruno Moriconi, edito dalle Edizioni Sant’Antonio, dal titolo Alla Scuola del Salmista. Ecco una breve presentazione dell’autore.

«In un mondo come il nostro, rumoroso e agitato, ove il bisogno di silenzio e di preghiera è misteriosamente in aumento, questo piccolo libro si rivolge a coloro che vorrebbero imparare a pregare o crescere nel loro rapporto con se stessi e con Dio. A come aprire uno spazio in cui far entrare la vita di ogni giorno, con i reali frammenti di gioia, di fatica e di dolore.
Alla ricerca di una preghiera ad ampio respiro, ci si muove da ogni parte verso luoghi appartati in cui non si chiede altro che il sostegno silenzioso e un po’ di esperienza di Dio. In queste oasi che possono essere cercate a Taizé, ad Assisi, a Spello o nei vari Gruppi di Orazione Teresiana (GOT), non è tanto importante la guida, quanto la compagnia ed il fraterno appoggio orante.
Un maestro, tuttavia, che è sempre discretamente presente senza dichiararsi tale, è sicuramente il salmista di Israele. Molto spesso, infatti, nelle mani di molti viene messo un Salterio. Anche tra le mani di chi non ne conosceva neppure l’esistenza. E l’invito è a scandire quell’antica preghiera, a volte dura nel linguaggio ed esotica nelle immagini che, tuttavia, si fa presto familiare ed intima. Ricca di risonanze familiari».

 

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Pubblicato il numero 68(2/2017) della Rivista “Teresianum”

70 anni fa, la rivista Ephemerides Carmeliticae fu fondata per promuovere una riflessione approfondita sulla vita e sulla dottrina del Carmelo in seno alla Facoltà di Teologia dei santi Teresa di Gesù e Giovanni della Croce, che diverrà “Pontificia” nel 1963 e che prenderà il nome “Teresianum” a partire dal 1982, in occasione del quarto centenario della morte di Teresa. Nello stesso tempo, la rivista adottò il nome Teresianum, rimasto identico fino ad oggi. In un contesto teologico e culturale assai diverso, la nostra missione rimane ancora quella di manifestare le potenzialità teologiche, particolarmente degli autori carmelitani. Ulteriori informazioni… 

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 Contenuto del numero 68(2017/2)

Adrian Attard, ocd, Cristologia e antropologia: nodo fondamentale per l’antropologia teologica

RIASSUNTO: Nella mediazione reciproca tra cristologia e antropologia permane il pericolo di oscillare tra un antropocentrismo riduttivo della cristologia al solo aspetto funzionale e un cristomonismo riduttivo dell’antropologia, per il quale tutto ciò che si potrebbe dire sull’uomo lo si sa solo in Cristo, escludente una previa antropologia. Simile difficoltà va attribuita alla carenza della prospettiva metafisica, in cui è possibile ritrovare il principio che fonderebbe una complementarità tra cristologia e antropologia. La proposta sistematica conclusiva su tale rapporto riguarda una metafisica dell’amore, centrata sul riferimento dell’essere e sulla persona di Cristo, intesa quale persona filiale e perciò relazionale.

 

Jean-Baptiste Lecuit, ocd, La nostra salvezza è infallibilmente decisa o infinitamente desiderata? Sfida spirituale e pastorale di una questione teologica

RIASSUNTO: La nostra epoca in Occidente è segnata da una generalizzata forma di indifferenza alla buona notizia dell’amore di Dio manifestato in Gesù Cristo. Essendo il desiderio il contrario dell’indifferenza, si presenta l’opportunità, per rispondere al problema da essa costituito, di interrogarsi sulla relazione tra l’essere umano e Dio in quanto questa implica il desiderio di comunione nell’amore. Nel presente articolo la domanda si apre prima di tutto sulla salvezza che Dio ci invita a desiderare, poi sulla stessa salvezza in quanto non solo voluta, ma desiderata da Dio. Mostra come malgrado il parere contrario di Agostino e Tommaso d’Aquino, una corrente ininterrotta di Padri della Chiesa, di mistici e di teologi non ha smesso di riconoscere e annunciare un tale desiderio, in maniera sempre più insistente. Una volta esposto questo fatto poco conosciuto, ne sono stabiliti il significato e le importanti conseguenze teologiche e spirituali. La tesi principale è che la nostra salvezza non sia decisa infallibilmente da Dio, ma sia da Lui infinitamente desiderata. Lo sviluppo porta a proporre piste di riflessione e d’azione concernenti il problema dell’indifferenza.

 

Bénédicte Bouillot, « L’Incarnation change tout » : corps et imago Dei chez Edith Stein. Confrontation avec saint Augustin

RÉSUMÉ : La foi chrétienne dans l’incarnation divine et la résurrection de la chair vient bouleverser, dès les premiers siècles de l’ère chrétienne, des représentations de l’homme largement héritées du platonisme et du néo-platonisme, qui tendent à dévaluer le corps. Saint Augustin s’emploie ainsi à élaborer une anthropologie qui prenne acte de la dignité du corps, en le considérant non plus comme prison de l’âme, mais comme constitutif, pour l’éternité, de l’identité subjective. Pour autant, il ne parvient pas à intégrer véritablement la dimension corporelle dans sa pensée de l’imago Trinitatis. Edith Stein quant à elle, à l’appui de sa phénoménologie du corps propre, n’hésite pas à affirmer que la triade corps, âme et esprit peut être envisagée comme une unité trinitaire, posant ainsi « l’humain tout entier », et pas seulement l’âme (mens), comme image de la Trinité. Elle prolonge ainsi d’une manière audacieuse la réflexion elle-même très audacieuse en son temps du Père latin. La confrontation de ces deux pensées permet d’affirmer que si « l’Incarnation change tout », comme l’affirme Merleau-Ponty, elle n’a pas été pensée jusqu’au bout, elle peut et doit l’être en effet toujours davantage.

 

Lukasz Strzyż-Steinert, ocd, Die Analogia-entis- und Bild-Problematik bei Erich Przywara. Mit Blick auf Edith Stein

ZUSAMMENFASSUNG: In ihrem Werk Endliches und ewiges Sein betont Edith Stein den regen Gedankenaustausch mit Erich Przywara, der auf ihre philosophische Fragestellung nach der Konversion eingewirkt hat. Darüber hinaus verweist sie auf die Überschneidungen und Differenzen zwischen ihrer Seinslehre mit Przywaras religionsphilosophischen Hauptwerk Analogia Entis I. Der Artikel zeichnet die Entwicklung und das Grundanliegen von Przywaras Analogielehre, die sich durch die Hervorhebung des Unähnlichkeitsmomentes im Verhältnis zwischen Gott und Welt auszeichnet. Vor allem die Konsequenzen der so interpretierten analogia entis für das Bild-Verhältnis zwischen Gott und Welt werden aufgezeigt. Schließlich wird Przywaras Deutung von Steins philosophischen Anliegen und ihrer Gestalt aus dem Standpunkt seiner Analogielehre dargestellt, sowie einige Interpretationen seiner Sichtweise vorgeschlagen.

 

Valentina Gaudiano, Stein e Hemmerle in dialogo: percorsi di ontologia trinitaria

RIASSUNTO: Il saggio intende analizzare lo sguardo metodologico di Edith Stein nei confronti dell’ontologia per evidenziarne i tratti indicativi di un discorso aperto al ripensamento dell’ontologia stessa in termini trinitari. Il percorso dell’autrice in Essere finito e essere eterno, con particolare attenzione all’analogia entis, evidenzia la relazione tra essere finito e infinito che si esprime in una presenza dell’immagine trinitaria all’interno del creato, pur in forma imperfetta. Solo l’essere umano individuale, in quanto essere spirituale, si avvicina maggiormente alla Trinità e può fare esperienza di inabitazione della Trinità. Klaus Hemmerle diventa allora l’interlocutore che prova a sviluppare tale discorso descrivendo una ontologia che vuol essere dapprincipio trinitaria. Nelle Tesi di Ontologia trinitaria egli delinea i tratti essenziali della medesima, riconducibili primariamente al modello pericoretico della vita intratrinitaria: è nel reciproco donarsi delle tre divine Persone, perdendosi a se stesse per far essere le altre, che si esprime l’unitarietà dell’essere molteplice. Luogo d’eccellenza per rinvenire questa traccia trinitaria è la vita di comunione tra le persone. Si può, allora, dire che l’operazione della Stein pone un tassello inevitabile e irrinunciabile nel mosaico di un’ontologia trinitaria, mentre Hemmerle ha il merito di averla chiaramente tematizzata e ulteriormente sviluppata.

 

Fabio Iacovacci, Fondamenti per una metafisica dell’amore. Hannah Arendt e Agostino a confronto

RIASSUNTO: L’obiettivo del presente contributo è quello di indagare sul significato di alcune categorie, usate da Agostino di Ippona, al fine di far emergere la loro incidenza nella speculazione di una grande pensatrice moderna, quale è stata Hannah Arendt. Ci si addentra nelle profondità del pensiero arendtiano attraverso l’analisi di alcuni testi tratti dalla dissertazione dottorale sul concetto d’amore in Agostino (1929). Mediante questo confronto diviene possibile, in particolare, porre in evidenza la profonda relazione che sussiste tra il concetto agostiniano di creaturalità e quello arendtiano di natalità che, per la pensatrice, fonda l’agire etico dell’uomo. In una cornice di spessore antropologico tale relazione viene analizzata gradualmente, procedendo dal piano individuale a quello sociale, e facendo emergere la profondità della teoria arendtiana dell’azione che acquista senso e pienezza nella dimensione comunitaria.

 

Hugues Didier Le Carmel espagnol et la mystique musulmane. Un thème historiographique bien embrouillé, de Ángel Ganivet à l’Abbé Miguel Asín Palacios et au-delà

RÉSUMÉ : L’article s’intéresse surtout à deux chercheurs, le prêtre catholique M. Asín Palacios et la professeure portoricaine L. López-Baralt, et leur manière de concevoir l’influence de la mystique islamique sur le Carmel espagnol, en particulier sur Thérèse d’Avila et Jean de la Croix. Asín Palacios souligne d’abord l’influence chrétienne et néo-platonicienne sur l’islam et ses représentants mystiques (l’islam comme hérésie chrétienne), pour ensuite – sur cette base – aborder l’influence islamique sur le Carmel espagnol. López-Baralt souligne l’influence de la mystique islamique sur Thérèse et Jean de la Croix. Dans son travail érudit, López-Baralt découvre chez Jean de la Croix une rhétorique sémitique qui peut être liée à la fois au Coran, aux traités soufis, mais aussi à la Bible et particulièrement la traduction de la Bible hébraïque par Jerôme. Cela relativise, selon l’auteur, l’hypothèse d’une influence islamique sur le Carmel espagnol.

 

Recensioni

Studi carmelitani

 

Teologia spirituale

 

Teologia 

 

Corso Coaching Cognitivo II

Per coloro che hanno partecipato alla prima parte, si presenta l’occasione di proseguire  e approfondire le tematiche del Coaching Cognitivo.  Tra l’8 e il 12 gennaio 2018, infatti, si svolgerà la seconda parte del Corso, riservata ai partecipanti della prima parte.

ORARIO: dalle 15:15 alle 19:45.

OBIETTIVO: “Suscitare persone capaci di dirigere se stesse con le capacità cognitive per una performance eccellente sia come individui che come membri di una comunità” (Arthur L. Costa – Robert J. Garmston, Cognitive Coaching, Norwood, MA 2002, p.16).

PROGRAMMA

  • Esercizi più avanzati
  • Mappa per la soluzione dei problemi
  • Gestione dei sentimenti e blocchi affettivi
  • Visione e uso integrale del Coaching

APPLICAZIONI

  • Direzione spirituale, formazione nei conventi e nei seminari.
  • Rapporti d’aiuto: counseling, coaching, terapia, medicina.
  • Educazione a livello scolare e universitario.
  • Commercio e finanze.
  • Rapporti umani: famiglia, gruppi, apostolato, parrocchia.

 

ISCRIZIONI

Segreteria Counseling Teresianum
Piazza San Pancrazio 5/A – 00152
Tel. 06/58.54.02.50
E-mail: counseling@teresianum.net
www.teresianum.net

 

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Mons. Leonardo D’Ascenzo, dottorato al Teresianum, nominato Arcivescovo

Il 4 novembre 2017 papa Francesco ha nominato S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, sacerdote della diocesi di Velletri-Segni, quale Arcivescovo della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. La comunità accademica del Teresianum si rallegra per questa nomina: Mons. Leonardo D’Ascenzo, infatti, ha conseguito, nel 1998, il dottorato in Teologia Spirituale al Teresianum  con una tesi su «La direzione spirituale dei giovani nel loro progetto di vita», avendo come moderatore Prof. Jesús Castellano, OCD.

Nato il 31 agosto 1961 a Valmontone, Mons. D’Ascenzo, dopo la maturità è entrato nel Seminario regionale “Pontificio Collegio Leoniano” di Anagni, aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum, dove ha compiuto gli studi filosofici e teologici, proseguiti successivamente presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha ottenuto la Licenza in Teologia dogmatica e il Magistero in Scienze della formazione. Ordinato sacerdote il 5 luglio 1986, è stato vicario parrocchiale di Santa Maria a Segni, parroco di Santa Croce ad Artena, vicario parrocchiale della Cattedrale di San Clemente a Velletri. È stato prima assistente diocesano dell’Azione Cattolica dei ragazzi e poi assistente unitario. È stato, inoltre, padre spirituale, vicerettore e poi direttore responsabile dell’anno propedeutico nel “Pontificio Collegio Leoniano” di Anagni. È stato anche direttore del Centro vocazioni, sia diocesano che regionale, e vicedirettore del Centro nazionale per le vocazioni della Conferenza Episcopale Italiana. È docente di Teologia Spirituale presso il “Pontificio Collegio Leoniano” e collaboratore della parrocchia Santa Barbara di Colleferro. Dal 21 febbraio 2004 è Cappellano di Sua Santità. Dal luglio 2015 era Rettore del “Pontificio Collegio Leoniano” di Anagni.

Mons. Leonardo D’Ascenzo riceverà la consacrazione episcopale il 14 gennaio 2018, nella Cattedrale  di S. Clemente di Velletri, alle ore 16.00.

Mindfulness e Santa Teresa. Nuovo libro di P. Luis Jorge González

Padre Luis Jorge González ha pubblicato il suo nuovo libro: Mindfulness e Santa Teresa. Stare con Chi sappiamo che ci ama. La Mindfulness è una pratica di meditazione che aiuta a valorizzare e praticare meglio l’orazione cristiana, che a sua volta può ampliare l’ambito della consapevolezza.
Nella presentazione del libro, p. González afferma:
«Una decina di anni fa e anche più ebbi tra le mani uno dei libri del dottor Jon Kabat-Zinn, della Scuola di Medicina dell’Università del Massachusetts. Ovviamente si riferiva a ciò che ha chiamato Mindfulness. Questa parola inglese è stata tradotta in italiano con l’espressione “attenzione piena”. Ho anche seguito un corso di meditazione e medicina condotto dal dottor Kabat-Zinn e dal dottor Andrew Weil. Confesso che non fui capace, allora, di capire la portata della Mindfulness. «Mi pare una buona cosa – mi dicevo – ed è niente più che un’altra ricerca sull’arte di meditare». Pensai che la Mindfulness non poteva aggiungere un bel nulla alle ricerche realizzate dal dottor Benson nelle diverse tradizioni spirituali a diverse latitudini del nostro Pianeta. All’inizio del 2014, la rivista Time dedicò un intero numero a ciò che ebbe a chiamarsi The Mindfulness Revolution. Gli articoli mi illuminarono. Scoprii le enormi possibilità di questa forma di meditazione. I suoi ampi orizzonti si rivelano benefici, fino a guarire il corpo, senza contare l’impatto sulla dimensione psicologica, ontologica e spirituale dell’essere umano».

 

https://www.teresianum.net/wp-content/uploads/2017/11/mindfulness-e-santa-teresa.pdf

Nuovo libro di p. Virgilio Pasquetto

Nuova pubblicazione, per i tipi della Libreria Editrice Vaticana, di Padre Virgilio Pasquetto, OCD.  L’Autore presenta la sua nuova opera con queste parole: 
«Anni or sono, a un apprezzabile e stimolante commento esegetico-spirituale sui primi undici capitoli del libro della Genesi, Enzo Bianchi dava per titolo «Adamo, dove sei?». Nel tentativo di focalizzare, con altrettanta efficacia e incisività, quale sia il cammino che ci prefiggiamo di percorrere in questo nostro lavoro dal titolo «L’uomo  raccontato dalla Bibbia», potremmo, modificando, in parte, il suddetto interrogativo e applicandolo ad Adamo in qualità di rappresentante di tutti gli uomini, riassumere il tutto con l’altro interrogativo: «Adamo, chi sei?». Chi sei, alla luce di chi ti ha creato e posto nel giardino dell’Eden sognando, nei tuoi confronti, un destino ben diverso da quello che, in un momento di incomprensibile follia, ti sei deliberatamente scelto? E nella storia che ne è seguita, cosa si dice dei tuoi discendenti e del comportamento da essi tenuto in ordine a quanto Dio avrebbe loro, di volta involta, rivelato? Ecco. È a tutte queste domande che noi intendiamo, passo dopo passo, rispondere nella nostra presente ricerca sull’uomo raccontato dalla Bibbia».

 

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Teologia del Battesimo e della Cresima. Nuovo libro di P. Hakizimana

Le Edizioni OCD hanno appena dato alle stampe il nuovo libro di padre Innocent Hakizimana, OCD, «Teologia del Battesimo e della Cresima». 

Il Battesimo e la Cresima sono due sacramenti strettamente legati. Nei primi secoli, i due sacramenti erano celebrati nello stesso rito in cui i soggetti erano consacrati come figli di Dio nella partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo e nel dono dello Spirito Santo. I momenti importanti della celebrazione, cioè la professione di fede, l’immersione in acqua e l’imposizione delle mani, fanno capire il fondamento teologico dei due sacramenti. Nei sacramenti del Battesimo e della Cresima si celebra il dono della triplice relazione con la Santa Trinità. Questo dono viene vissuto nella fede all’interno della Chiesa. L’incorporazione alla Chiesa è l’espressione della nuova identità di essere, per mezzo del Battesimo, membri del Corpo di Cristo e, per mezzo della Cresima, membri operanti per testimoniare l’amore redentore di Cristo.

Nella storia della Chiesa, i due sacramenti uniti in un solo rito sono stati distinti, a causa delle esigenze pastorali. A partire dalla concezione di due sacramenti distinti, bisogna spiegare anche gli aspetti teologici fondamentali della loro sacramentalità. Così il Battesimo è stato concepito come il sacramento della fede e la Cresima come il sacramento della missione o della testimonianza. Il Battesimo è il fondamento della comunione trinitaria, una comunione che diventa ricca nell’Eucaristia e nella Cresima. Il Battesimo e la Cresima appartengono all’iniziazione cristiana in cui la Chiesa è al servizio della fede ricevuta per mezzo dell’insegnamento, invoca e celebra il dono della grazia per una vita più profonda con Dio.

Teologia del Battesimo e della Cresima

 

 

 

 

P. Hakizimana originario del Congo, sacerdote carmelitano scalzo dal 1998, è professore di Teologia Dogmatica presso la pontificia Facoltà Teologica Teresianum e presso la Pontificia Università Urbaniana. Oltre a numerosi articoli ha pubblicato il libro Gesù Cristo. Pienezza dei valori spirituali in Africa (2015).