Preparazione all’Anno Accademico 2020-2021 nell’emergenza Covid-19

Benvenuti! Vi invitiamo a prendere visione della Lettera del Preside della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum, pubblicata in diverse lingue, riguardante l’attivazione dell’Anno Accademico 2020-2021 nel contesto dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid-19.

 

 

Inoltre, per tutti coloro che – provenendo dall’Estero – desiderano iscriversi al Teresianum, abbiamo preparato una proposta per un Corso estivo della lingua italiana online.

 

 

 


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Biblioteca – Risorse online open access

La Biblioteca del Teresianum, per facilitare ai suoi utenti la lettura e l’attività di ricerca durante questo periodo di emergenza, propone alcune risorse digitali open access (ebooks, riviste, bibliografie, etc.), di carattere scientifico e non, messe a disposizione gratuitamente da parte di alcune istituzioni di rilievo internazionale nell’ambito accademico e bibliografico.

Per i dettagli si consulti il Catalogo della Biblioteca presente sul sito della Facoltà.

 

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Decisioni del Gran Cancelliere della Facoltà

Il Rev. P. SAVERIO CANNISTRÀ, Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi e Gran Cancelliere della Facoltà, in data 6 marzo 2020, su proposta del Consiglio di Facoltà del 24 febbraio 2020, ha nominato:

Prof. Ignatious KUNNUMPURATHU PAUL
Prof. Lukasz STRZYŻ-STEINERT

Professori aggiunti di Teologia nella Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum”.

 

Auguriamo ai neopromossi Professori un proficuo cammino accademico.

Nuovo libro di P. Bruno Moriconi – El Prisionero de Toledo

Da alcuni giorni è disponibile la traduzione in lingua spagnola della biografia di san Juan de la Cruz di cui è autore P. Bruno Moriconi. Il libro è frutto di una ricerca che affonda le sue radici nei principali studi dell’ultimo secolo. Pubblicata con il titolo El Prisionero de Toledo. San Juan de la Cruz, poeta de Dios, questa biografia, arricchita di passi significativi degli Scritti di San Giovanni della Croce, disegna un profilo – dall’infanzia a Fontiveros di Castiglia, sino alla sua morte a Úbeda di Andalusia – che si sviluppa in trenta tappe. Un’esistenza semplice e sublime, quella di Juan de la Cruz, vera, profonda e trasparente. Sia quando il Santo contempla gli occhi del suo Signore nell’eterna cristallina fonte, sia quando raccoglie i ceci nell’orto del convento de La Peñuela.

«A sfondo del suo racconto – scrive il cardinal Anders Arborelius nella sua Introduzione al libro – padre Moriconi pone il carcere di Toledo, e conduce il lettore a scoprire che, proprio in quel buio ripostiglio, Giovanni della Croce, privo di ogni consolazione e affetto, riesce a far sgorgare, dalla sua anima ferita, il più bel canto all’Amore».

Sono presenti anche 31 illustrazioni della vita di san Juan de la Cruz, opera di suor M. Grazia del Carmelo di Tolentino.

 

Scarica l’anteprima di El Prisionero de Toledo

 


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Nuovo Statuto della Facoltà

Il 29 gennaio 2018 è stata pubblicata la Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche, emanata da papa Francesco l’8 dicembre 2017, quale urgente e necessario aggiornamento della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana, promulgata a sua volta da San Giovanni Paolo II il 15 aprile 1979.
La Costituzione Apostolica, tra l’altro, impone alle Istituzioni accademiche ecclesiastiche l’obbligo di rielaborare i propri Statuti alla luce delle nuove linee guida.

Anche la Pontificia Facoltà Teologica Teresianum ha percorso un cammino che ha portato a una revisione dello Statuto secondo le norme della Veritatis Gaudium e che la Congregazione per l’Educazione Cattolica, il 28 agosto 2019, ha approvato ad experimentum per cinque anni. Questa nuova emanazione dello Statuto, che sostituisce quella precedente approvata nel 1988, è disponibile nel nostro sito e, per comodità dei visitatori, fruibile anche qui di seguito.

 

 

Statuto-della-Facolta-2019

 


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Bollettino Bibliografico San Giovanni della Croce – II parte

È stata pubblicata, tra le raccolte bibliografiche del sito del Teresianum, la seconda parte del recente bollettino bibliografico su San Giovanni della Croce, curato da P. Ciro García, ocd.

Questa seconda parte raccoglie  la bibliografia su San Giovanni della Croce a partire dall’anno 2000, anno in cui è stata pubblicata, in Spagna, la  Bibliografía sistemática de San Juan de la Cruz di Manuel Diego Sanchez.

Gli autori sono citati in ordine alfabetico del cognome, mentre le pubblicazioni di ogni singolo autore seguono un ordine cronologico. È stata inclusa la gran parte della bibliografia riportata nella prima parte per consentire una visione d’insieme, sebbene ciò dia luogo a ripetizioni.

Altra particolarità è che, sebbene si tratti degli studi sanjuanisti più recenti – dal 2000 al 2019 –, sono altresì riportati alcuni studi precedenti a questo periodo, per consentire di conoscere il percorso bibliografico degli autori più citati.

Questo bollettino si concentra sugli articoli delle Riviste, indicati tra le virgolette. Sono stati citati anche alcuni libri più recenti: in tal caso è stato usato il corsivo.

Tutte le fonti bibliografiche citate possono reperirsi nella Biblioteca del Teresianum.

 

 


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Corso breve – Lo Spirito Santo: vero accompagnatore spirituale

Tra il 13 e il 15 gennaio 2020, con orario 16:00 – 19:00, si svolgerà al Teresianum il corso breve “Lo Spirito Santo: vero accompagnatore spirituale”, organizzato dalla sezione Counseling Spirituale Competenze

Rafforzando le prime tre operazione dell’Intelligenza Emotiva – coscienza delle tue emozioni, controllo delle tue emozioni e motivazione mediante le tue emozioni – potrai impadronirti della tua dimensione emotiva. Potrai motivarti per suscitare nel tuo cuore il bisogno o il desiderio di fare qualche cosa che, di per sé, ti costa fatica. Potrai, con le altre due operazioni, captare le emozioni altrui con l’empatia, e curare i buoni rapporti con gli altri.

Programma

  • Conoscere e riconoscere le vie usate dallo Spirito per guidare le persone e i gruppi verso Gesù per unirsi con Dio Padre.
  • Azione dello Spirito nel discernimento.
  • Influsso dello Spirito nel sentimento.
  • Lo Spirito movente del comportamento.

Relatore

Luis Jorge González, dottore (Ph.D.) in Teologia spirituale (Teresianum, Roma), Ph.D. in Counseling (Orientazione e sviluppo umano, Universidad Iberoamericana), e Ph.D. in Psicologia clinica (Universidad Iberoame-rica, Messico), autore dei libri: Guidati dallo Spirito (2007, seconda edizione), Sviluppo umano in pienezza. Teologia spirituale (2008).

Iscrizioni

Scaricare la scheda d’iscrizione e inviarla compilata a: counseling@teresianum.net

Informazioni

Segreteria del Counseling Teresianum
Piazza San Pancrazio, 5/A – 00152 Roma
Tel. 0658540250

 


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Bollettino Bibliografico San Giovanni della Croce – I parte

È stato pubblicato, tra le raccolte bibliografiche del sito, il recente bollettino bibliografico su San Giovanni della Croce, curato da P. Ciro García, ocd, che esce nella circostanza della festa liturgica del mistico Dottore carmelitano.

Nei giorni vicini alla festa di San Giovanni della Croce (14 dicembre 2019) viene pubblicato questo bollettino bibliografico sugli ultimi studi del mistico dottore. Questo lavoro raccoglie le principali monografie pubblicate a partire dal IV centenario della sua morte, e si passano in rassegna tutti i collaboratori, nomi e titoli delle loro collaborazioni, in modo che il lettore possa conoscere il loro contenuto. Questa pubblicazione ha un’altra particolarità: essendo recentemente deceduti due grandi studiosi di San Giovanni della Croce – Eulogio Pacho y Federico Ruiz – questo bollettino riprende la loro ampia produzione. Vi si trovano, infatti, alcune monografia da loro coordinate e la bibliografia più significativa della loro produzione “Sanjuanista”.

Data l’estensione, il materiale è raccolto in due parti: 1. Monografie “sanjuaniste”; 2. Bibliografia recente in ordine alfabetico.

Tutte le fonti bibliografiche possono reperirsi nella Biblioteca del Teresianum.

 

 


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Corso breve Teresa di Lisieux: intelligenza emotiva e accompagnamento

Tra il 7 e l’8 gennaio 2020, dalle ore 16.00 alle ore 19.30, si terrà al Teresianum il corso breve «Teresa di Lisieux: intelligenza emotiva e accompagnamento». «Ci sono aspetti a cui l’intelligenza artificiale non potrà mai replicare. Per quanta capacità arrivino ad avere i calcolatori, continuerà a essere imprescindibile: stabilire le priorità, contestualizzare e salvare con l’intelligenza emotiva le situazioni complesse che ci presenta la vita quotidiana» (Isidro Fainé, Presidente della Fondazione CEDE della Confederación Española de Directivos y Ejecutivos).

PROGRAMMA

  • Intelligenza emotiva di Teresa.
  • Blocco della sua intelligenza emotiva
  • Decisione, intelligenza emotiva ed empatia.
  • Buoni rapporti ed accompagnamento spirituale.

RISULTATI

Che tu possa dispiegare, ancor di più, la tua intelligenza emotiva (coscienza, controllo delle emozioni, motivarsi con l’emozioni, empatia, buoni rapporti). Teresa di Lisieux può essere considerata un buon modello per ciascuno di noi, perché ha dovuto cominciare da zero. Le dolorose esperienze della sua infanzia, specialmente la morte di sua madre, hanno bloccato la sua intelligenza emotiva. Che tu possa esercitare uno stile di accompagnamento spirituale incentrato sulla persona, riconoscendo che lo Spirito Santo è “la vera guida” delle persone e comunità. Lo stesso Spirito che guidava Gesù, guida o vuole guidare ciascuno di noi.

RELATORE

Luis Jorge González, ocd, Dottore (Ph.D.) in Teologia spirituale (Teresianum, Roma), Ph.D. in Counseling (Ibero-americana, Messico), e Ph.D. in Psicologia clinica (Ibero- americana, Messico). Autore di libri: Teresa di Lisieux. I limiti di una grande santa (Paoline 2002, 2a edizione). Teresa di Lisieux; Intelligenza emotiva e Counseling spirituale (Edizioni OCD, 2019).

ISCRIZIONI

Scaricare la scheda d’iscrizione.

QUOTA D’ISCRIZIONE

  • Contributo generale 40€
  • Studenti di altre Università 30€
  • Studenti del Teresianum 20€

INFORMAZIONI

Segreteria del Counseling – Teresianum
Piazza San Pancrazio, 5/A – 0152 Roma
Tel. 0658540250 – Email: counseling@teresianum.net

 

 


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Pubblicato il numero 2/2019 della rivista “Teresianum”

È disponibile da ora il numero 2/2019 della Rivista Teresianum, espressione della Pontificia Facoltà Teologica e del Pontificio Istituto di Spiritualità “Teresianum”.

Storia
Settant’anni fa, la rivista Ephemerides Carmeliticae fu fondata per promuovere una riflessione approfondita sulla vita e sulla dottrina del Carmelo in seno alla Facoltà di Teologia dei santi Teresa di Gesù e Giovanni della Croce, che diverrà “Pontificia” nel 1963 e che prenderà il nome “Teresianum” a partire dal 1982, in occasione del quarto centenario della morte di Teresa. Nello stesso tempo, la rivista adottò il nome Teresianum, rimasto identico fino ad oggi. In un contesto teologico e culturale assai diverso, la nostra missione rimane ancora quella di manifestare le potenzialità teologiche, particolarmente degli autori carmelitani. 

Per acquistare online
https://www.brepolsonline.net/loi/ter
https://www.edizioniocd.it/riviste/teresianum-70-2-2019  


Dall’Editoriale
Il congresso internazionale su “Memoria e speranza in san Giovanni della Croce”, di cui pubblichiamo gli atti in questo numero, si è te­nuto il 9 e il 10 maggio 2019 al Teresianum, Roma. L’internazionalità del congresso è facilmente deducibile dal fatto che i conferenzieri proven­gono da sei paesi diversi e offrono i loro contributi in diverse lingue tra le quali spicca l’italiano, ma anche lo spagnolo, l’inglese e il francese. Prima di passare alla presentazione di questi contributi, propongo al­cune risonanze e tre osservazioni sul congresso come tale.

Gli autori si av­vicinano alla figura di Giovanni della Croce con le loro competenze multiformi in esegesi e filologia (Secundino Castro Sánchez, Loretta Frattale), filosofia (Patrizia Manganaro), psicologia (Grazia Petti), teo­logia (Jean-Baptiste Lecuit, Iain Matthew), spiritualità carmelitana (Juan Antonio Marcos, Emilio Martínez, Jesús Manuel García e Joseph Spence) e pastorale (Iva Beranek). Certo, Giovanni della Croce si in­teressa alla memoria e alla speranza in primo luogo per aiutare i suoi lettori nella loro vita spirituale. Nonostante questa sua impostazione, l’avvicinamento pluridisciplinare all’insegnamento del mistico carme­litano consente di cogliere meglio la sua dottrina spirituale sulla base di una prospettiva antropologica da lui non completamente esplicitata.

Vari autori si chiedono in quali condizioni la dottrina sanjuanista sia praticabile. Prendiamo un esempio dai capitoli del terzo libro della Salita dedicati alla purificazione della memoria: «affinché la spe­ranza sia interamente in Dio, non ci dev’essere nella memoria nulla che non sia Dio» (3S 11,1). Come comprendere questo e altri simili passi? Un’interpretazione “alla lettera” condurrebbe immediatamente a contraddizioni. Basterebbe un’amnesia per arrivare alla speranza teolo­gale piena e la rimozione di eventi (che poi agiranno inconsciamente sulla persona) sarebbe da incoraggiare. Per chiarire le cose, un primo contributo importante è quello di non focalizzarsi sulla memoria come archivio di ricordi, ma sulla capacità di ricordarsi e sui ricordi attuali, come già André Bord ha mostrato nel suo libro classico, spesso citato, Mémoire et espérance chez Jean de la Croix. Tutti possono fare l’esperienza che certi ricordi ostacolano la vita presente e impediscono il cammino, anzi il volo della speranza. In realtà, i ricordi attuali pongono delle do­mande fondamentali sul nostro rapporto con Dio, con il mondo e con noi stessi: che cosa ci importa nella vita? Quali ricordi riteniamo degni di attenzione? O ancora: i diversi ricordi ci lasciano abbastanza liberi e desiderosi dell’unione con Dio che è lo scopo dichiarato di Giovanni? In altri termini ci si chiede se la relazione con le creature ostacoli la realizzazione della nostra vocazione comunionale.

Nelle opere di Giovanni della Croce è significativo il fatto che al­cune tematiche siano assenti. In primo luogo, Giovanni non parla molto di un aspetto fondamentale della nostra memoria, cioè del perdono. La guarigione della memoria fino in fondo però include anche il perdono. In Giovanni rimane implicito. Ciononostante, la purificazione della me­moria e la corrispondente crescita nella speranza fa entrare nell’unione con Dio e nella sua volontà di riconciliazione con le persone umane. In secondo luogo, e in stretta connessione con il perdono, mi riferisco al ricordo e all’oblio delle persone. Si potrebbe dire che la dottrina sanjuanista si applica implicitamente anche a persone umane nella misura in cui anche loro possono ostacolarci più che incoraggiarci nel cammino. Ma una tale radicalizzazione mal intesa diventa problematica: come vivere concretamente la carità senza ricordarsi delle persone amate? Si dovrebbe perfino dimenticare il Verbo in quanto incarnato e tutto ciò che ha fatto per noi? Credo che Giovanni della Croce già nelle sue opere abbia delle risposte a queste domande e che, se potesse parlare oggi, potrebbe dispiegarne il senso. Ribadisco soltanto che queste do­mande aiutano a capire come certi ricordi attuali abbiano e debbano avere importanza per il cammino spirituale.

Secundino Castro Sànchez scrive su «La esperanza sanjnanista, expresión del devenir dramático de la Biblia en pos de la nneva Jerusalén». Nel dialogo con alcuni libri biblici, l’autore mostra che il processo di trasformazione sanjuanista può essere inteso come una storia della sal­vezza. Così, per esempio, la teologia dell’esilio (Noche) e la speranza della Gerusalemme nuova (Llama) vengono lette nella prospettiva sanjuanista come realizzate già in questa vita. Da parte sua, Loretta Frattale offre un’interpretazione della famosa poesia «“Aunque es de noche”: esperienza, memoria e speranza della notte nella poesia di san Giovanni della Croce». La poesia La fonte viene letta come momento sorgivo della notte nella quale si sperimenta la polarità tra memoria e speranza.

La parte dedicata alla prospettiva teologica viene aperta con il con­tributo di Jean-Baptiste Lecuit intitolato «Mémoire de Dieu: oubli de tout? La purification de la mémoire par l’espérance à la lumière de la pensée de Jean de la Croix». L’autore precisa come la dottrina sanjuanista è praticabile, in particolare alla luce di un passo nel quale Giovanni spiega che dob­biamo ricordarci di tutto ciò che le circostanze richiedono (lo que es obligado, 3S 15,1). Lecuit fa anche dialogare Giovanni della Croce con le neuroscienze e quella che viene chiamata la memoria del futuro. Cerca inoltre di illuminare una realtà non tematizzata da Giovanni, cioè la memoria delle persone, in particolare a partire dalle considerazioni sull’umanità di Cristo. Iain Matthew riflette su «Memory, and Hope in Eternai Life. “The memory has changed into eternal apprehensions of glory” (2N 4.2)». Dio ci ama come siamo e allo stesso tempo come ciò che pos­siamo diventare per grazia nel futuro di Dio. La trasformazione spiri­tuale e dunque anche la purificazione della memoria si può descrivere come un entrare nella memoria di Dio che ci vede non come prigionieri del passato, ma come capaci di gloria nella comunione con Lui.

Nella parte spirituale del volume, presentiamo in primo luogo il contributo di Juan Antonio Marcos su «Olvido y cuidado en la mística sanjuanista». La dottrina sanjuanista sulla memoria viene letta in una duplice direzione apparentemente opposta: da un lato la dimenticanza viene interpretata come un superamento dell’attaccamento ai pensieri e ai ricordi, ma dall’altro viene sottolineata la cura di sé e degli altri come accoglienza della vulnerabilità propria e altrui, a immagine del Verbo che ha assunto la nostra fragilità. L’articolo di Emilio Martínez è dedicato al tema «Pregare: dal gemito al ricordo. San Giovanni della Croce». Con una ricca scelta di testi in tutta l’opera di Giovanni della Croce, la preghiera viene considerata in una prospettiva relazionale, distesa tra il gemito e il ricordo, dove il ricordo amoroso di Dio è il frutto della purificazione della memoria. Da parte sua, Jesús Manuel García propone il suo contributo su «La purificazione della memoria nel dittico della Salita e Notte in Giovanni della Croce», dove l’autore descrive la purificazione della memoria e la corrispondente pacifica­zione e guarigione della persona come condizioni della vita spirituale.

La parte dedicata allo sviluppo psicologico e pastorale si apre con il contributo di Grazia Petti intitolato «Il volo memore e gli altri nomi del desiderio in Giovanni della Croce», nel quale la speranza teologale è letta in una prospettiva psicologica come espressione del sé deside­rante che aspira all’unione divina. Il contributo di Iva Beranek invece si intitola «St. John of the Cross – Hope far the Hopeless Places. Healing of Memories and the Places of Conflict». Offre un’integrazione pastorale della dottrina sanjuanista sulla memoria con uno sguardo spirituale sul processo di guarigione di persone traumatizzate, portando l’esempio dell’Irlanda del Nord.

L’ultima parte del volume propone due riletture carmelitane di Gio­vanni della Croce. La prima viene offerta da Joseph Spence su «Una memoria “vivente”: la rilettura di san Giovanni della Croce da parte di santa Teresa di Lisieux» e si interessa alla ripresa personale di Giovanni della Croce nella vita e opera di Thérèse di Lisieux a partire da uno studio dottorale. La seconda rilettura è redatta da Patrizia Manganare su «Filosofia della mistica. Un approccio fenomenologico», nella quale la riflessione sull’esperienza mistica del Santo spagnolo è mediata da Edith Stein.

Dopo il 5° centenario della nascita di Teresa di Gesù, sono lieto di offrire questo volume su colui che ha ricevuto tanto da Teresa e che è stato il suo accompagnatore. Il tema della memoria e della speranza sembra a prima vista specialistico, ma tocca in realtà tutta la vita spi­rituale e sollecita una nuova riflessione sulla polarità tra creatura e Creatore così incisiva nell’opera di Giovanni della Croce.

 

Estratto indice

https://www.teresianum.net/wp-content/uploads/2019/11/Indice.pdf

 


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