Nuovo numero della rivista Teresianum

70 anni fa, la rivista Ephemerides Carmeliticae fu fondata per promuovere una riflessione approfondita sulla vita e sulla dottrina del Carmelo in seno alla Facoltà di Teologia dei santi Teresa di Gesù e Giovanni della Croce, che diverrà “Pontificia” nel 1963 e che prenderà il nome “Teresianum” a partire dal 1982, in occasione del quarto centenario della morte di Teresa. Nello stesso tempo, la rivista adottò il nome Teresianum, rimasto identico fino ad oggi. In un contesto teologico e culturale assai diverso, la nostra missione rimane ancora quella di manifestare le potenzialità teologiche, particolarmente degli autori carmelitani. Ulteriori informazioni… 

Acquista online…


Contenuto del numero 69 (1/2018)

«Teologia spirituale» è il titolo di questo numero della rivista. Concretamente si tratta di un viaggio nella teologia spirituale come viene concepita e offerta nella Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum”. In realtà il percorso è stato di recente riveduto e attualizzato da una commissione composta da vari professori della Facoltà. Il lavoro è consistito non soltanto nell’elaborazione di un nuovo programma, ma anche in una riflessione epistemologica sulla teologia spirituale in quanto disciplina  teologica  e  sull’uso  di  vari  metodi.  A  partire  dall’anno  accademico 2014-2015, il programma è stato messo in opera e, dopo qualche anno di esperienza, siamo lieti di poter presentare nei contributi seguenti uno sguardo sul percorso proposto da vari professori impegnati in uno dei corsi principali della specializzazione. Si scopre una grande libertà nel trattare le diverse materie: alcuni contributi offrono una visione più panoramica, altri mettono in risalto un punto più specifico e altri ancora hanno un carattere più tetico. Gli articoli vengono proposti secondo l’ordine dei corsi così come appare nel programma di specializzazione in teologia spirituale.

 

Bruno Moriconi, OCD, Verso una teologia della “santità” del battezzato come tale

RIASSUNTO: Il presente studio si propone di sottolineare la necessità che la teologia spirituale – anche sull’impulso dato da papa Francesco in Evangelii gaudium –, oltre che sui percorsi proposti dai grandi mistici, dia grande valore ai principi evangelici come tali. Se, infatti, si vuole che la chiamata universale alla santità, cioè la possibilità di poter arrivare a sperimentare, con Paolo e tutti i santi, che una vera vita di fede è una vita in Cristo, non solo questa (la santità) deve poter realizzarsi nei «distinti generi di vita» (LG 41), ma anche in ogni semplice esistenza, fatta di gioie e sofferenza, e non unicamente nelle grandi esperienze di fede o di grandi “notti oscure”, come nella vita di alcuni santi eccezionali. In altre parole, anche le santificazioni “feriali” (vedi alcuni santi semplici o semplicemente santi) devono essere prese in seria considerazione, oltre che dalla predicazione, anche dalla teologia della vita spirituale che – sempre più – dovrà divenire semplicemente teologia della vita cristiana. In pienezza, certo!, come auspicava Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte, ma anche “semplicemente” cristiana. In concreto, ci sembra che la santità come vocazione di tutti non sia ancora stata studiata guardando alla santità anonima (§ 3) o valorizzando il comune denominatore (§ 4).

 

Denis Chardonnens, OCD, «Siano anch’essi in noi una cosa sola» (Gv 17,21). La nostra partecipazione all’unità delle Persone divine

RIASSUNTO: L’unità delle Persone divine può essere afferrata secondo il punto di vista dell’unità essenziale che significa la semplicità di Dio Trinità e secondo quello dell’unità dell’amore in quanto il Padre e il Figlio si amano nello Spirito Santo, l’Amore procedente. La nostra partecipazione all’unità delle Persone divine coinvolge questo doppio punto di vista, cosicché, per la grazia dello Spirito, siamo trasformati, nel nostro essere, e diveniamo, in qualche modo, Dio per partecipazione, condividendo con i nostri contemporanei la presenza del Signore. Questa realtà del nostro cammino si riferisce alla Chiesa stessa, Corpo di Cristo di cui siamo le membra. Il presente contributo, secondo un’ermeneutica eucaristica-ecclesiale, cerca di approfondire il significato teologico dell’unità, a partire dalla preghiera di Gesù, in Gv 17, secondo tre assi: il mistero della Trinità consustanziale, l’unità dello Spirito nel Padre e nel Figlio, e la nostra partecipazione all’unità delle Persone divine in quanto unione con Dio nella comunione ecclesiale.

 

Iain Matthew, OCD, The risen Christ, the key to spiritual theology

ABSTRACT: The article affirms that spiritual theology works best when its source, centre and goal is the risen Christ. It examines the NT emphasis on Jesus’ resurrection as an event, and sees his rising as final revelation of God and source of transformation for humanity. Christ’s resurrection brings his earthly life into the now of God’s eternity (saint Teresa of Avila found in this a key to her life of prayer). Jesus rises towards the Father, and the effect of his rising is to open to humanity that Trinitarian life. The article concludes by considering how this perspective might affect the mood of theology and direct our spirituality.

 

Christof Betschart, OCD, L’imago Dei dans Gaudium et spes. Evaluation de la relation entre anthropologie et christologie en vue d’une anthropologie théologique postconciliaire

RÉSUMÉ : L’imago Dei est d’abord considéré dans le contexte théologique du Concile Vatican II, notamment dans le débat entre Barth et Brunner sur le point de contact (Anknüpfungspunkt) humain pour la grâce. Ce débat se poursuit implicitement dans le premier chapitre de Gaudium et spes. Après une recherche sur la genèse du thème de l’imago Dei dans l’histoire rédactionnelle, l’auteur s’intéresse surtout à l’articulation de deux textes clé : Gn 1,26-27 (l’homme et la femme à l’image de Dieu) et Col 1,15 (le Christ image du Dieu invisible). L’évaluation divergente de la portée de ces textes aboutit ou bien à une méthode qui part de l’anthropologie pour aboutir à la christologie ou bien à une anthropologie qui est déployée à l’intérieur de la christologie. Ces deux approches ne sont pas prises en tant qu’opposées, mais elles sont à compléter par une troisième approche qui procède de la christologie vers l’anthropologie. L’humanité sauvée par et dans le Christ est le point de départ d’une réflexion anthropologique renouvelée. La question de l’Anknüpfungspunkt ne se pose pas comme une question purement philosophique, mais requiert un travail philosophique à partir de la christologie.

 

Adrian Attard, OCD, Maria persona relazionale: icona dell’antropologia trinitaria

RIASSUNTO: Pensando a Maria di Nazareth è necessario applicare a lei la locuzione avverbiale «prós ti» – in rapporto a – con cui Aristotele designa la relazione (Cat. 7,6a). Se la tradizione pone Maria in rapporto con la Trinità, sintetizzata secondo le due prospettive dell’inabitazione in lei delle Persone divine (o della causalità efficiente) e dell’icona che ella diventa riflettendo la bellezza divina (o della causalità esemplare), la Scuola francese di spiritualità (specificamente Bérulle e Montfort) giunge a identificare l’essere di Maria con la sua relazionalità. Considerata quale incrocio delle vie storiche-salvifiche di Dio, la figura relazionale di Maria determina l’identità dell’uomo nel suo essere imago Trinitatis, manifestata nella capacità di autonomia-relazione e nell’essere aperta all’altro da sé. All’interno di una palingenesi mariologico-relazionale, tale figura avrà la forza di effettuare un rinnovato linguaggio teologico che riscopre il dialogo, e tutta la gamma simbolica biblica a sfondo femminile, di promuovere un’ecclesiologia realmente sponsale, e di incentivare la ricerca di un’ontologia trinitaria, che vede la dualità uomo-donna in termini di dialogo e non di competizione, di reale e non astratta reciprocità.

 

Emilio J. Martínez González, OCD, Teresa de Jesús: transmitir su experiencia, palabra y magisterio teológico-espiritual

RESUMEN: La enseñanza de la vida y doctrina de santa Teresa ha cambiado y se ha enriquecido en los últimos años, particularmente gracias a tres eventos: la declaración de la Santa como Doctor de la Iglesia (1970), el IV Centenario de su muerte (1982) y el V Centenario de su nacimiento (2015). El autor muestra como, poco antes y sobre todo a partir del doctorado, el trabajo de los especialistas permitió realizar una nueva lectura de santa Teresa de Jesús, más documentada e iluminada por las contribuciones de la historia y la filología (tanto en lingüística como en literatura, con atención particular también a la crítica textual y a la investigación y presentación de los manuscritos teresianos en ediciones facsímiles), las cuales, asumidas por la teología, comenzaron a dar nueva luz sobre los estudios teresianos. La investigación sobre santa Teresa se enriquece también gracias a la contribución de la iconografía y a la presencia de la Santa en internet y las redes sociales. El centenario del 2015 relanzó aún más el estudio de la doctrina teresiana a través del contacto inmediato con sus textos: la propuesta que surge del último centenario es, precisamente que, para conocer a Teresa y su doctrina, para entender su universalidad, es necesario darle la palabra, escucharla con una mirada interdisciplinar. Estas son las premisas que permiten presentar una propuesta en el artículo para la enseñanza de santa Teresa en el currículo de Teología espiritual.

 

François-Marie Léthel, OCD, Dio e l’uomo in Cristo Gesù Via, Verità e Vita. La sintesi teologica di Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa

RIASSUNTO: La Storia di un’anima di  santa  Teresa  di  Lisieux  è  una  vera  sintesi  teologica,  come  la  Somma Teologica di  san  Tommaso,  con  lo  stesso  contenuto  che è il Mistero di Dio e dell’Uomo in Cristo Gesù Via, Verità e Vita. Teresa è stata dichiarata Dottore della Chiesa da san Giovanni Paolo II come «esperta della scientia amoris», la scienza dei mistici che secondo le parole di Benedetto XVI «fa risplendere nell’amore tutta la verità della fede». Esiste una perfetta complementarità tra questa scientia amoris di Teresa e la scientia fidei di san Tommaso, cioè la modalità intellettuale della stessa teologia della Chiesa. Con il suo testo semplice, ma sempre denso e preciso, Teresa ha una capacità unica di far entrare nel cuore tutte le grandi verità della fede cattolica e della vita cristiana, in tutte le culture più diverse. La sua sintesi è uno stupendo cristocentrismo. Il Nome di Gesù, continuamente respirato nella fede, la speranza e la carità unisce tutta la realtà di Dio e dell’uomo, del cosmo e della storia. Dottore della Misericordia e della speranza, Teresa aiuta a ripensare la teologia della predestinazione.

 

Recensioni

  • Donald WALLENFANG, Human and Divine Being: A Study on the Theological Anthropology of Edith Stein, «Veritas, 23», Cascade Books, Eugene 2017, xxxiv+240 p. (Betschart Christof).
  • Marco GIANOLA, Nella notte la Luce. Le virtù teologali e le potenze dell’anima: l’originalità di Giovanni della Croce, Edizioni OCD, Roma 2017, 480 p. (Matthew Iain).
  • Daniel DE PABLO MAROTO, El Carmelo Teresiano en oración. Vida y doctrina, Grupo editorial Fonte, Editorial de Espiritualidad, Burgos 2016, 246 p. (Martínez González Emilio José).
  • Ezequiel GARCÍA ROJO, Sé para qué vivo. Biografía interior de Edith Stein, Grupo editorial Fonte, Editorial de Espiritualidad, Burgos 2016, 246 p. (Martínez González Emilio José).
  • Gabriel CALVO ZARRAUTE, Dos maestros y un camino. La infancia espiritual de santa Teresita y la doctrina de san Juan de la Cruz, Monte Carmelo, Grupo editorial Fonte, Burgos 2016, 124 p. (Martínez González Emilio José).
  • Claude LANGLOIS, Thérèse de Lisieux et la miséricorde. Entre révélation et prédication, Cerf, Paris 2016, 264 p. (Clapier William).
  • Eliane POIROT, Les prophètes Élie et Éliséé dans l’oeuvre de Rupert de Deutz, Parole et Silence, Paris 2017, 241 p. (Dobner Cristiana).
  • Marc FOLEY, San Juan de la Cruz. Una mística para vivir, Grupo editorial Fonte, Editorial de Espiritualidad, Burgos 2017, 184 p. (Granero Teresa).
  • Marianne SCHLOSSER, Erhebung des Herzens. Theologie des Gebetes, «Kompendium Theologie der Spiritualität, 2», EOS, Sankt Ottilien 2015, 288 p. (Betschart Christof).
  • GONZÁLEZ DE CARDEDAL, Cristianismo y mística, Editorial Trotta, Madrid 2015, 357 p. (Moriconi Bruno).
  • Virgilio PASQUETTO, L’uomo raccontato dalla Bibbia. Una lettura meditata in chiave storica e antropologico-spirituale per i cristiani del nostro tempo, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017, 509 p. (Moriconi Bruno).
  • Giovanni FERRETTI, Spiritualità cristiana nel mondo moderno. Per un superamento della mentalità sacrificale, Cittadella Editrice, Assisi 2016, 187 p. (Moriconi Bruno).
  • Daniel DE PABLO MAROTO, Ser espirituales de veras. Manual de vida cristiana, Grupo editorial Fonte, Editorial de Espiritualidad, Burgos 2017, 336 p. (Martínez González Emilio José).
  • Adriana VALERIO, Nel cuore della riconciliazione, Gabrielli Editore, Verona 2015, 100 p. (Dobner Cristiana).
  • Michel DE GOEDT, L’alliance irrevocable. Écrits sur le judaïsme, Éditions du Carmel, Toulouse 2015, 333 p. (Dobner Cristiana).
  • Annamaria VALLI, Entrare nell’abisso trinitario. Itala Mela, monachesimo e mondo, Nerbini Edizioni, Firenze 2017, 147 p. (Romano Maria Manuela).
  • Albert SCHMUCKI, Donatella FORLANI (edd.), La vita consacrata e il nuovo ambiente digitale. Sfide e opportunità formative, «Teologia Spirituale, 38», Edizioni Dehoniane, Bologna 2015, 232 p. (Firszt Grzegorz).